LUMEN  CHRISTI B64

Dall’opposizione fra una  vita senza Dio e il desiderio della vita eterna, nasce il senso della scelta del tipo di vita che vogliamo per noi. In realtà la scelta è  preceduta dall’azione della grazia di Dio: la Sapienza si mostra a chi la cerca.
Sap 6,9-14: la Sapienza quale realtà divina e invisibile agisce nei cuori; il suo aiuto di grazia permette di rispondere alla chiamata alla conversione che troviamo nel Vangelo.
Di fronte all’incoerenza della vita senza Cristo, la vita spirituale diventa principio di unità interiore. La nostra non è una vita senza finalità, ma una vita che viene da Dio per ritornare a Dio.
Ef 2,11-18: la pace annunziata da Cristo è conseguenza dell’armonia della vita in Cristo.
Di fronte all’iniziativa di Dio, che cosa dobbiamo fare?
Sap 6,15-20: nella nostra vita spirituale concreta si intrecciano vari elementi: la grazia previa di Dio, il nostro desiderio, la nostra applicazione alla Parola di Dio, il nostro sforzo di purificazione.
La grazia di Dio non manca mai: sia come realtà interiore invisibile, sia come realtà esterna della Parola e della vita sacramentale.
Il desiderio è realtà paradossale, la sua funzione è  decisiva:
 – in quanto significa tendenza verso un bene non ancora posseduto, distacca il cuore dai beni visibili e dilata il cuore.
– significa anche una certa presenza di Dio che acuisce il desiderio; l’irrequietezza del cuore è segno della sua capacità infinita.
In questo senso la vita spirituale è sempre un protendersi in avanti:
Fil 3,12-16: la vita spirituale non può essere un riposo semplice, ma una corsa in avanti.
Dobbiamo poi corrispondere alla grazia di Dio in due modi:
– in quanto la parola di Dio va praticata: non va contemplata da lontano ma si traduce nella vita concreta.
Gc 1,16-25: le parole di Cristo diventano luce e vita nella misura in cui vengono messe in pratica nella nostra vita.
Questo è  il messaggio della primitiva comunità cristiana: non tanto parlare quanto trasformare interiormente il cuore e manifestare tale trasformazione nel nostro comportamento;
– in quanto la parola di Dio va meditata: la preghiera personale altro non è che l’appropriazione personale del contenuto della fede proposto dalla Scrittura e dalla Chiesa.
L’assimilazione personale deve tener conto della diversità delle condizioni personali; essa deve anche adeguarsi alla nostra missione nella Chiesa, rispondendo in tal modo alle esigenze della nostra vocazione personale.
Frutto della vita nello Spirito è  la carità, la pace, la gioia (Gal 5,22). La pace scaturisce dalla certezza di aver trovato il centro della personalità e il senso della vita in Cristo, Sapienza incarnata.


Passi Scritturistici

Sap 6,9-14

9Pertanto a voi, o sovrani, sono dirette le mie parole,
perché impariate la sapienza e non abbiate a cadere.
10Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato
e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa.
11Desiderate, pertanto, le mie parole;
bramatele e ne riceverete istruzione.
12La sapienza è radiosa e indefettibile,
facilmente è contemplata da chi l’ama
e trovata da chiunque la ricerca.
13Previene, per farsi conoscere, quanti la desiderano.
14Chi si leva per essa di buon mattino non faticherà,
la troverà seduta alla sua porta.

Ef 2,11-18

11Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani per nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi perché tali sono nella carne per mano di uomo, 12ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. 13Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i vicini grazie al sangue di Cristo. 14Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, 15annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, 16e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. 17Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. 18Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

Sap 6,15-20

15Riflettere su di essa è perfezione di saggezza,chi veglia per lei sarà presto senza affanni.
16Essa medesima va in cerca di quanti sono degni di lei,
appare loro ben disposta per le strade,
va loro incontro con ogni benevolenza.
17Suo principio assai sincero è il desiderio d’istruzione;
la cura dell’istruzione è amore;
18l’amore è osservanza delle sue leggi;
il rispetto delle leggi è garanzia di immortalità
19e l’immortalità fa stare vicino a Dio.
20Dunque il desiderio della sapienza conduce al regno.

Fil 3,12-16

12Non però che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch’io sono stato conquistato da Gesù Cristo. 13Fratelli, io non ritengo ancora di esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il futuro, 14corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù.

15Quanti dunque siamo perfetti, dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente, Dio vi illuminerà anche su questo. 16Intanto, dal punto a cui siamo arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.

Gc 1,16-25

16Non andate fuori strada, fratelli miei carissimi; 17ogni buon regalo e ogni dono perfetto viene dall’alto e discende dal Padre della luce, nel quale non c’è variazione né ombra di cambiamento. 18Di sua volontà egli ci ha generati con una parola di verità, perché noi fossimo come una primizia delle sue creature.

19Lo sapete, fratelli miei carissimi: sia ognuno pronto ad ascoltare, lento a parlare, lento all’ira. 20Perché l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio. 21Perciò, deposta ogni impurità e ogni resto di malizia, accogliete con docilità la parola che è stata seminata in voi e che può salvare le vostre anime. 22Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24appena s’è osservato, se ne va, e subito dimentica com’era. 25Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.

Gal 5,22

22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23contro queste cose non c’è legge.