LUMEN CHRISTI B65

Abbiamo meditato sabato scorso sul desiderio della Sapienza; e la prospettiva rimane ancora incentrata sulla nostra vita spirituale come tale. Ora cerchiamo invece di fissare il nostro sguardo sull’oggetto della nostra contemplazione, e cioè su Dio stesso.

1 – LA PREGHIERA

Sap 7,7-14: la preghiera è condizione necessaria per raggiungere la sapienza.
Innanzitutto, la preghiera ci fa prendere coscienza dei nostri limiti nell’ordine spirituale: non si tratta di acquistare maggiore capacità naturale, ma un nuovo senso spirituale della vita.
Come possiamo descrivere tale senso spirituale?
La preghiera proietta ogni considerazione spirituale (riguardo alla nostra vita concreta o alla storia del mondo) su uno sfondo di infinito: questa prospettiva porta con sé, quale atteggiamento interiore, una certa modestia invece di una sicurezza troppo perentoria; la preghiera mette sempre la coscienza davanti al senso del mistero e dell’imprevedibilità dell’azione del Dio onnipotente.
Lc 17,20-21: il Regno di Dio è già presente nel mondo, ma la sua presenza viene percepita soltanto mediante lo sguardo della fede.
Lo spirito di preghiera dispone all’accoglimento docile del messaggio delle Scritture, permettendo che, grazie al senso di Dio, non ci si fermi a tale messaggio in quanto è improntato da una cultura, da un linguaggio e da una situazione storica determinati, ma si giunga sempre al Messaggero sempre presente e operante.
Sap 7,22-26: In realtà la sapienza di Dio è la Persona stessa del Verbo, descritta qui come lo Spirito di Dio.
La dimensione infinita di Dio gli permette di essere presente in ogni luogo ed in ogni realtà .

2 – LA TRASFORMAZIONE INTERIORE

La presenza di Dio sempre più costante alla nostra coscienza opera una trasformazione graduale. Condizione di tale trasformazione è l’amore: sia come desiderio, sia come attuazione dell’unione a Dio, l’amore applica la nostra anima al mistero di Dio e a Dio stesso: lo mantiene presente alla nostra coscienza e permette così alla grazia divina di operare in noi.
Sap 7,27-8,1: .abitare con la sapienza implica una ricerca costante di Dio, e cioè uno spirito di preghiera.
In tal modo si sviluppa il senso cristiano della realtà: anche le conoscenze naturali sono confrontate con il messaggio della fede e vengono o meno accolte dal cristiano.
In tal modo si fa un confronto continuo fra le informazioni che ci raggiungono dall’esterno e il senso interiore della fede.
Inoltre, in modo abituale, il senso della realtà e della verità vitale passa dalla coscienza ordinaria, legata alla vita del mondo, al mondo spirituale, sperimentato in qualche modo attraverso la preghiera.


Passi Scritturistici

Sap 7,7-14

7Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza;
implorai e venne in me lo spirito della sapienza.
8La preferii a scettri e a troni,
stimai un nulla la ricchezza al suo confronto;
9non la paragonai neppure a una gemma inestimabile,
perché tutto l’oro al suo confronto è un pò di sabbia
e come fango sarà valutato di fronte ad essa l’argento.
10L’amai più della salute e della bellezza,
preferii il suo possesso alla stessa luce,
perché non tramonta lo splendore che ne promana.
11Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni;
nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile.
12Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida,
ma ignoravo che di tutti essa è madre.
13Senza frode imparai e senza invidia io dono,
non nascondo le sue ricchezze.
14Essa è un tesoro inesauribile per gli uomini;
quanti se lo procurano si attirano l’amicizia di Dio,
sono a lui raccomandati per i doni del suo insegnamento.

Lc 17,20-21

20Interrogato dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?», rispose: 21«Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: Eccolo qui, o: eccolo là. Perché il regno di Dio è in mezzo a voi!».

Sap 7,22-26

22In essa c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, senz’affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25E’ un’emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra.
26E’ un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e un’immagine della sua bontà.

Sap 7,27 – 8,1

27Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
28Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.

1Essa si estende da un confine all’altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa.