LUMEN CHRISTI B 48

La Lettera agli Ebrei è indirizzata ad una comunità venuta dal Giudaismo e tentata, sotto la minaccia delle persecuzioni di abbandonare la fede in Cristo e di ritornare alla tradizione mosaica e sacerdotale. Prima quindi di sviluppare il tema annunziato del sacerdozio di Cristo, l’Autore premette un’esortazione sulla perseveranza.

1- CRISTO, LA VIA UNICA

Eb 6,4-8: Notiamo la differenza essenziale fra quelli che non hanno conosciuto il Cristo e coloro che, avendolo conosciuto, lo rifiutano. I primi vengono giudicati sulla luce della propria coscienza; i secondi rigettano l’unica via della salvezza.

Che cosa contiene questa via della salvezza? La partecipazione allo Spirito Santo, alla Parola e l’anticipo della vita eterna.
Chi rifiuta Cristo (nel senso del peccato contro lo Spirito Santo), per conto suo rende vano il mistero della Croce e si mette fuori della salvezza.

Eb 6,9-12: la fede si manifesta attraverso le opere. Sono le opere della carità a dare consistenza alla fede e a renderla viva.

Gc 2,14-22: Fede e opere. Bisogna fare la differenza fra le opere intese come opere prescritte dalla legge di Mosè, la quale deve cedere il posto al regime della fede in Cristo e le opere che derivano dalla fede in quanto deve manifestarsi concretamente per essere fede autentica.

Tale equivoco si ritrova nella controversia fra Protestanti e cattolici.

2- FEDELTÀ NELLE PROVE

Il nostro amore a Cristo è minacciato sia dal peccato che diminuisce o addirittura distrugge l’amore, sia dal tempo stesso che insidia ogni amore basandosi sulla fragilità del nostro essere.
La nostra fedeltà è tanto più richiesta in quanto viviamo in una condizione difficoltosa, oscura e minacciata. Non tanto dalla persecuzione dichiarata quanto dal logoramento del tempo, dell’isolamento in un mondo poco cristiano e dalla nostra stanchezza.

Sal 88,1-9: La fedeltà di Dio sottende tutta la storia della salvezza.

Essa significa che malgrado tutte le infedeltà del Popolo eletto Dio mantiene la sua misericordia ed il suo amore, continuando a operare a favore del Popolo eletto e, attraverso di lui, a favore della umanità.
Da parte nostra, dobbiamo accettare ogni prova come tempo di maturazione della nostra vita spirituale per portarci ad una fede sempre più profonda e più salda: “Io so a chi ho creduto” (2Tm 1,12).
Mediante la fedeltà, la fede passa verso la speranza, la quale aspetta Dio da Dio.

Eb 6,17-20: i due atti irrevocabili di Dio sono la sua promessa e il suo giuramento.

La nostra speranza anticipa la vita eterna e supera quindi tutte le vicende della storia.


Passi Scritturistici

Eb 6,4-8

4 Quelli infatti che furono una volta illuminati, gustarono il dono celeste, diventarono partecipi dello Spirito Santo 5 e gustarono la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro e,. 6 tuttavia sono caduti, è impossibile rinnovarli una seconda volta portandoli alla conversione, dal momento che per loro conto crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all`infamia. 7 Infatti quando una terra dalla pioggia abbondante, produce erbe utili a quanti la coltivano, viene a godere della benedizione da parte di Dio; 8 ma se produce pruni e spine, non ha alcun valore ed è prossima alla maledizione: sarà infine arsa dal fuoco!

Eb 6,9-12

9 Quanto a voi però, carissimi, anche se parliamo così, siamo certi che ci sono in voi condizioni migliori e che portano alla salvezza. 10 Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. 11 Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, 12 perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse.

Gc 2,14-22

14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18 Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19 Tu credi che cè un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano! 20 Ma vuoi sapere, o insensato, come la fede senza le opere è senza calore? 21 Abramo, nostro padre, non fu forse giustificato per le opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sullaltare? 22 Vedi che la fede cooperava con le opere di lui, e che per le opere quella fede divenne perfetta […]

Sal 88,1-9

1 Maskil. Di Etan lEzraita. 2 Canterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, 3 perché hai detto: “La mia grazia rimane per sempre”; la tua fedeltà è fondata nei cieli. 4 Ho stretto unalleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio servo:
5 stabilirò per sempre la tua discendenza, ti darò un trono che duri nei secoli”.
6 I cieli cantano le tue meraviglie, Signore, la tua fedeltà nellassemblea dei santi. 7 Chi sulle nubi è uguale al Signore, chi è simile al Signore tra gli angeli di Dio? 8 Dio è tremendo nellassemblea dei santi, grande e terribile tra quanti lo circondano.
9 Chi è uguale a te, Signore, Dio degli eserciti? Sei potente, Signore, e la tua fedeltà ti fa corona.

Eb 6,17-20

17 Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa lirrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento 18 perché grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande incoraggiamento nellafferrarci saldamente alla speranza che ci è stata offerta. 19 In essa infatti noi abbiamo come un’àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin nellinterno del velo del santuario, 20 dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.