GIOVANNI 7

Mc 3,14-15. La vocazione personale degli Apostoli comprende due aspetti: che stessero con Lui e anche per mandarli a predicare.
Un modo di vivere molto impegnativo e una missione.
     Per noi invece il ”seguire Gesù” non ha più lo stesso contenuto concreto immediato. Egli infatti è resuscitato e agisce ormai in modo invisibile.

     Noi possiamo partire dalla missione della Chiesa per poi vedere come seguiamo Gesù e cioè, come partecipiamo alla sua vita e come rendiamo gloria al Padre.

1 – LA DIVERSITÀ NELLA CHIESA
1Cor 12,4-11; 28-31. Tutte le persone hanno bisogno le une delle altre. Ciascuno riceve un dono di Dio che lo rende in un certo qual senso insostituibile nella Chiesa.

– In primo luogo vengono i ministeri gerarchici, a cui compete la missione di comunicare la vita per mezzo dei sacramenti, di annunciare la Buona Novella e di pascere il gregge di Dio.

– Tutti dobbiamo partecipare alla missione di Gesù che è venuto del mondo per far conoscere il Padre e suo amore. La nostra vocazione comune è di inserire nel mondo amore e pace, collaborando così all’opera della salvezza. Questo significa mettersi a servizio della Chiesa. Lì troviamo il nostro posto, lì ci inseriamo nel piano salvifico di Dio.

– Anche i contemplativi che non si dedicano all’apostolato diretto partecipano alla missione della Chiesa. Ne sono il cuore e per mezzo della preghiera dell’offerta contribuiscono a riversare l’amore nel mondo.

2 – VIVERE TUTTO COME VOCAZIONE
     Tutti quelli che si sono consacrati al Signore mettono tutte le loro forze a servizio della Chiesa e si sforzano di seguire Gesù in modo più stretto, considerando tutta la loro vita come appartenente a Dio. Essi vivono la loro vocazione come gli Apostoli.

     La vita coniugale va considerata parimenti come vocazione. Fondamento infatti del sacramento è di essere l’immagine dell’amore di Cristo e della Chiesa.
Ef 5,31-32. Vivere l’amore umano come vocazione divina suppone la ricerca costante della carità che è amore oblativo l’uno per l’altro. Invece l’amore egoistico, che è ricerca del proprio interesse e del proprio piacere, allontana dal senso della vocazione sacramentale.

     Inoltre la fecondità della vita coniugale è partecipazione alla comunicazione della vita da parte di Dio. Essa non si esaurisce nella comunicazione della vita naturale, ma deve essere anche formazione alla vita pienamente cristiana. La generazione naturale si accompagna alla generazione spirituale.

     Siamo realisti! L’ideale non si raggiunge facilmente, perché molte cose dipendono dall’accordo fra i coniugi. Però bisogna considerare che la scelta del matrimonio implica che la vocazione alla santità non si compirà fuori della vita familiare, pur attraverso non poche difficoltà.

Dice ancora Gesù: “Non vi chiamo più servi ma amici”(Gv 15,15). Perciò essere chiamati da Gesù è diventare suoi amici e siamo amici se viviamo secondo la sua volontà di amore.


Passi Scritturistici

Mc 3,14-15
4Ne costituì Dodici che stessero con lui 15e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demòni.

1Cor 12,4-11; 28-31
4Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; 5vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; 6vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. 7E a ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per l’utilità comune: 8a uno viene concesso dallo Spirito il linguaggio della sapienza; a un altro invece, per mezzo dello stesso Spirito, il linguaggio di scienza; 9a uno la fede per mezzo dello stesso Spirito; a un altro il dono di far guarigioni per mezzo dell’unico Spirito; 10a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di distinguere gli spiriti; a un altro le varietà delle lingue; a un altro infine l’interpretazione delle lingue. 11Ma tutte queste cose è l’unico e il medesimo Spirito che le opera, distribuendole a ciascuno come vuole.

28Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue. 29Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti operatori di miracoli? 30Tutti possiedono doni di far guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano?
31Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte.

Ef 5,31-32
31Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. 32Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!