LUMEN CHRISTI A 83

Tutte le beatitudini hanno lo stesso oggetto: la vita eterna, anticipata però nella vita terrena. Le ultime due beatitudini insistono, l’una, la pace, sul primo aspetto, la seconda sulla condizione paradossale della vita cristiana.

  • Beati i creatori di pace
    La pace nel senso ebraico – shalom – non è soltanto la tranquillità né il tempo di pace, ma designa il benessere dell’esistenza quotidiana, lo stato dell’uomo che vive in armonia con la natura, con se stesso, con Dio: “Pace e bene”; riconciliazione totale.

Is 57,15-21: la pace è conquista perché non esiste più immediatamente sulla terra; è frutto della guarigione che viene da Dio; è frutto della giustizia.

Ef 2,14-18: la pace è frutto della Redenzione di Cristo, ne è il fine poiché la pace non può sussistere senza l’unione operata dall’amore.

Dio è quindi il Dio “dell’amore e della pace” (2 Cor 13,11).

La pace è anche il frutto dello Spirito. La presenza dello Spirito in noi altro non può fare che istituire la pace come conseguenza dell’amore.

Gal 5,22: quale segno della presenza dello Spirito Santo, la pace è il segno più sicuro: la gioia in effetti può essere di breve durata, la pace è costante e può essere continua attraverso le difficoltà di ogni tipo.

Gc 3,13-18: oppone la sapienza che viene dall’alto a quella che viene dal mondo.
La pace chiama la pace.

Le condizioni della vera e definitiva pace Riconoscimento della sovranità universale di Cristo, Principe della pace. Il superamento, già in atto nella Chiesa, di ogni distinzione di razza, di classe e di sesso. La giustizia davanti a Dio è agli uomini “Pax, opus justitiae”.

Sal 84 (85),8-14: la pienezza della pace.

  • Beati i perseguitati
    Questa beatitudine appare maggiormente elaborata e si riferisce direttamente ai discepoli: “beati voi”; contiene un esplicito invito alla gioia. Essa è sviluppata negli ammonimenti fatti da Gesù ai discepoli: Mt 10,11-25.
    Tale contesto si applica alla vita dei primi cristiani che hanno sofferto come Gesù, e a causa di Gesù.

1 Pt 4,13-16: Pietro si era scandalizzato di fronte alla debolezza e all’umiliazione di Gesù; ora, accetta questa legge paradossale del Vangelo.
La persecuzione a causa di Gesù testimonia lo stato di guerra in cui si trova l’umanità: guerra fra le forze dell’amore e della pace, e quelle dell’odio e della guerra.
Anche in noi, ritroviamo questa lotta e anche noi dobbiamo conquistare la pace.


Passi Scritturistici

Is 57,15-21

15Poiché così parla l’Alto e l’Eccelso,
che ha una sede eterna e il cui nome è santo:
In un luogo eccelso e santo io dimoro,
ma sono anche con gli oppressi e gli umiliati,
per ravvivare lo spirito degli umili
e rianimare il cuore degli oppressi.
16Poiché io non voglio discutere sempre
né per sempre essere adirato;
altrimenti davanti a me verrebbe meno
lo spirito e l’alito vitale che ho creato.
17Per l’iniquità dei suoi guadagni mi sono adirato,
l’ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n’è andato per le strade del suo cuore.
18Ho visto le sue vie,
ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflitti
19io pongo sulle labbra: «Pace,
pace ai lontani e ai vicini»,
dice il Signore, «io li guarirò».
20Gli empi sono come un mare agitato
che non può calmarsi
e le cui acque portan su melma e fango.
21Non v’è pace per gli empi, dice il mio Dio.

Ef 2,14-18

14Egli infatti è la nostra pace, colui che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che era frammezzo, cioè l’inimicizia, 15annullando, per mezzo della sua carne, la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace,16e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso l’inimicizia. 17Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate lontani e pace a coloro che erano vicini. 18Per mezzo di lui possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

Gal 5,22

22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; […] 

Gc 3,13-18

13Chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. 14Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. 15Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrena, carnale, diabolica; 16poiché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17La sapienza che viene dall’alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. 18Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace.

Sal 84 (85),8-14

8Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
9Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con tutto il cuore.
10La sua salvezza è vicina a chi lo teme
e la sua gloria abiterà la nostra terra.
11Misericordia e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
12La verità germoglierà dalla terra
e la giustizia si affaccerà dal cielo.
13Quando il Signore elargirà il suo bene,
la nostra terra darà il suo frutto.
14Davanti a lui camminerà la giustizia
e sulla via dei suoi passi la salvezza.

Mt 10,11-25

11In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne sarà degna, la vostra pace scenda sopra di essa; ma se non ne sarà degna, la vostra pace ritorni a voi. 14Se qualcuno poi non vi accoglierà e non darà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dai vostri piedi. 15In verità vi dico, nel giorno del giudizio il paese di Sòdoma e Gomorra avrà una sorte più sopportabile di quella città.
16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti ai governatori e ai re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19E quando vi consegneranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire, perché vi sarà suggerito in quel momento ciò che dovrete dire: 20non siete infatti voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21Il fratello darà a morte il fratello e il padre il figlio, e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 22E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererà sino alla fine sarà salvato. 23Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo.
24Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; 25è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari!

1 Pt 4,13-16

13Ma nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 14Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito della gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi. 15Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore o delatore. 16Ma se uno soffre come cristiano, non ne arrossisca; glorifichi anzi Dio per questo nome.