LUMEN CHRISTI A 78

La vita spirituale richiede una determinazione chiara per essere coerenti nelle scelte di vita e per portarle a compimento. Tale impegno della volontà però non è frutto di una decisione arbitraria ma va vissuto nella fede e sorretto dall’amore.

1 – La volontà di Dio si immedesima con il suo amore

In ebraico, la parola che significa volere significa anche desiderare: cioè espressione della vita che tende a manifestarsi ed a comunicarsi. Il progetto di Dio è progetto di pace e di vita.

Ger 29,10-14: il disegno di Dio nasce nel suo cuore per poi realizzarsi nella storia.

Anche la legge va ricondotta all’amore di Dio che vuole comunicare la sua vita. Essa è proposta al cuore dell’uomo che può scegliere l’obbedienza o il rifiuto.

Dt 30,11-16: la legge è connessa con la promessa della vita.

La tentazione dell’uomo è sempre di considerare la volontà di Dio una legge arbitraria, mentre Dio, il quale rimane libero in tutte le sue determinazioni, vuole soltanto la vita.

Ez 18,25-32: notiamo in questo passo la mentalità ebraica che culminerà nello spirito farisaico: il rapporto con il Signore sarebbe determinato dall’appartenenza alla comunità e non dalla condotta libera dell’uomo. Dio invece giudica il cuore e vuole la vita.

In tale prospettiva Gesù compie la sua missione.

Gv 10,14-18: il comando del Padre è missione di vita.

2 – La nostra volontà deve esprimere il cuore nostro

Per il pensiero ebraico e per il Vangelo, l’uomo agisce in virtù della sua disposizione profonda, ossia del cuore, il quale si manifesta nell’azione esterna che la parola annuncia in modo autentico.

Lc 6,43-49: notiamo bene la sequenza:concepire nel cuore, esprimere con la parola, manifestare con i frutti.

Spesso invece l’uomo esprime parole false perché concepisce disegni della sua volontà che non procedono dal cuore ma da calcoli interessati. Similmente, l’amore fra le persone si ferma soltanto alla manifestazione esterna senza arrivare al cuore. In tal modo, l’amore si affievolisce e finalmente scompare. Nella nostra vita cristiana, bisogna quindi rivolgersi al cuore, chiedendo un cuore nuovo secondo la volontà di Dio e capace di rispondere al suo amore.

Ger 31,31-34: il cuore nuovo consiste in un modo nuovo di conoscere il Signore e di aderire alla sua volontà di amore.
Il cuore nuovo significa la rinuncia al peccato ma anche a tutto quanto non è ordinato al compimento della volontà di Dio. Dopo tale rinuncia, diventiamo capaci di percepire quale sia la volontà di Dio su di noi e di compierla con impegno e con gioia perché corrisponde al nostro desiderio più profondo.


Passi Scritturistici

Ger 29,10-14

10Pertanto dice il Signore: Solamente quando saranno compiuti, riguardo a Babilonia, settanta anni, vi visiterò e realizzerò per voi la mia buona promessa di ricondurvi in questo luogo. 11Io, infatti, conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – dice il Signore – progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza. 12Voi mi invocherete e ricorrerete a me e io vi esaudirò; 13mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore;14mi lascerò trovare da voi – dice il Signore – cambierò in meglio la vostra sorte e vi radunerò da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho disperso – dice il Signore – vi ricondurrò nel luogo da dove vi ho fatto condurre in esilio.

Dt 30,11-16

1Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te.12Non è nel cielo, perché tu dica: Chi salirà per noi in cielo, per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? 13Non è di là dal mare, perché tu dica: Chi attraverserà per noi il mare per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? 14Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore, perché tu la metta in pratica.
15Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; 16poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso.

Ez 18,25-32

25Voi dite: Non è retto il modo di agire del Signore.
26Se il giusto si allontana dalla giustizia per commettere l’iniquità e a causa di questa muore, egli muore appunto per l’iniquità che ha commessa. 27E se l’ingiusto desiste dall’ingiustizia che ha commessa e agisce con giustizia e rettitudine, egli fa vivere se stesso.28Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà.29Eppure gli Israeliti van dicendo: Non è retta la via del Signore. O popolo d’Israele, non sono rette le mie vie o piuttosto non sono rette le vostre?
30Perciò, o Israeliti, io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. 31Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o Israeliti? 32Io non godo della morte di chi muore. Parola del Signore Dio. Convertitevi e vivrete».

Gv 10,14-18

14Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, 15come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro la vita per le pecore. 16E ho altre pecore che non sono di quest’ovile; anche queste io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge e un solo pastore. 17Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo.18Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».

Lc 6,43-49

43Non c’è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni.44Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 45L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
46Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 47Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 48è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 49Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».

Ger 31,31-34

31«Ecco verranno giorni – dice il Signore – nei quali con la casa di Israele e con la casa di Giuda io concluderò una alleanza nuova. 32Non come l’alleanza che ho conclusa con i loro padri, quando li presi per mano per farli uscire dal paese d’Egitto, una alleanza che essi hanno violato, benché io fossi loro Signore. Parola del Signore. 33Questa sarà l’alleanza che io concluderò con la casa di Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Porrò la mia legge nel loro animo, la scriverò sul loro cuore. Allora io sarò il loro Dio ed essi il mio popolo. 34Non dovranno più istruirsi gli uni gli altri, dicendo: Riconoscete il Signore, perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande, dice il Signore; poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato».