LUMEN CHRISTI B 32

Nel cap.3, san Paolo ha spiegato come fosse la presenza dello Spirito Santo a dare all’apostolo l’efficacia nel suo ministero. Adesso considera l’attività apostolica stessa che consiste nel annunciare il messaggio del Vangelo, ossia il Cristo.

1 – L’INTEGRITÀ DEL MESSAGGIO

Consapevole di aver ricevuto da Dio il ministero, san Paolo ne mette subito in rilievo le difficoltà.

2Cor 4,1-6: san Paolo sa che la predicazione del Vangelo suscita opposizioni da parte degli increduli, e perfino nella comunità cristiana, la quale non accetta la sapienza della Croce.

Fil 3,17-21: nel mondo pagano in cui vivevano i cristiani, vigeva un comune edonismo. Ma Paolo non può tacere le esigenze del Vangelo; bisogna seguire il suo esempio.

Mc 8,34-38: facendo presente il discorso sulla necessità della Croce, Gesù sa che molti lo rifiuteranno, non a parole forse, ma nei fatti, quando si tratterà di vivere la legge evangelica in un mondo ostile.
È un po illusorio pensare che la parola del Vangelo troverà sempre un’accoglienza positiva: come un velo rimaneva sugli occhi dei giudei, così anche agli occhi dei pagani il Vangelo rimane velato: “Ci presentiamo davanti a ogni coscienza” (v.2).
La giustificazione profonda della predicazione rimane la presenza spirituale di Cristo nel cuore dell’apostolo.

2- LA FORZA DELLA FEDE

Per resistere a tutte le pressioni e superare le difficoltà della vita apostolica, non possiamo contare sulle nostre forze: siamo come gli atleti sopraffatti dagli avversari (vv.8-9), ma unicamente sulla forza della fede.

2Cor 4,13: l’apostolato non va misurato secondo criteri umani, sociologici e psicologici, ma come vita di fede.

Non si tratta di instaurare un regno terreno ma di seminare per la vita eterna:
mistero di fede per ciò che riguarda il contenuto della predicazione il quale altro non è che il Disegno di Dio attuato nella storia.
Mistero di fede nell’azione di Dio che continua attraverso di noi l’opera di salvezza compiuta in Cristo.
Mistero di fede perché vogliamo comunicare la fede ricevuta dalla Chiesa.
Dal punto di vista di colui che si dedica all’apostolato, la fede diventa forza: in virtù dell’unione a Cristo, la forza di Cristo giunge fino a noi; e nella misura nella quale consideriamo il termine della vita, il pensiero della ricompensa ci aiuta a superare le tribolazioni della vita presente.
Alla transitorietà della vita terrena va opposta la prospettiva della vita vera, definitiva.


Passi Scritturistici

2Cor 4,1-6

1 Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d`animo;  2 al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio.  3 E se il nostro vangelo rimane velato, lo è per coloro che si perdono,  4 ai quali il dio di questo mondo ha accecato la mente incredula, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo che è immagine di Dio. 5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù.  6 E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. 

Fil 3,17-21

17 Fatevi miei imitatori, fratelli, e guardate a quelli che si comportano secondo l`esempio che avete in noi.  18 Perché molti, ve l`ho già detto più volte e ora con le lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di Cristo:  19 la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti intenti alle cose della terra.  20 La nostra patria invece è nei cieli e di là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo,  21 il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose. 

Mc 8,34-38

34 Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: “Se qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.  35 Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà.  36 Che giova infatti all`uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima?  37 E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria anima?  38 Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell`uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi”. 

2Cor 4,13

13 Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo […]