LUMEN CHRISTI B7

Dalla considerazione del problema del discernimento degli spiriti è emersa la necessità di seguire i criteri esterni di docilità al messaggio evangelico e di accettazione della Croce. Il discernimento però va anche applicato a situazioni interiori più delicate che richiedono maggiore attenzione e valutazione più precisa. Ciò vale in particolare per il rapporto con gli altri e per l’atmosfera interiore.

1- Il rapporto con gli altri

Lo spirito giusto di tale rapporto va definito quale carità autentica, la quale implica: benevolenza, oblio di se stessi e un certo distacco. Bisogna, con realismo ricercare il modo efficace di aiutare gli altri.

Ef 4,20-32: fondamento della convivenza è la trasparenza e l’unità proprie dei membri di un unico corpo.

Bisogna quindi reagire contro la tendenza troppo naturale di giudicare il nostro rapporto agli altri in funzione del nostro “Io”. Tale atteggiamento però non è possibile se non si accompagna a una grande fiducia nel Signore: è lui che si prende cura di noi. Dobbiamo sempre imparare a .vivere secondo coscienza davanti a Dio. Quanto più dimenticheremo noi stessi, tanto più potremo essere attenti agli altri. “Perdonandovi a vicenda”: non sempre perdonando le mancanze altrui, ma essendo indulgenti verso la loro incapacità di rispondere alle nostre attese, anche legittime (Gal 6,1-5).

Fil 4,4-9: la fiducia in Dio è la condizione della pace e della serenità del cuore. Ogni tristezza non solo ci impedisce di aiutare gli altri, ma ci toglie anche la capacità di crescere nella maturità spirituale e personale.

2- La pace interiore

Gal 5,22-25: gioia e pace; la pace è più profonda perché presuppone una armonia della personalità mentre la gioia significa il raggiungimento di una realizzazione particolare.

La pace quindi non nasce da una certa indifferenza bensì dall’unificazione della personalità che tiene la propria affettività in ordine. Per raggiungere tale pace bisogna innanzitutto respingere tutti i pensieri che ingenerano inutilmente inquietudine e turbamento. Ne segue che dobbiamo rimuovere ogni pulsione negativa che manifesti in noi asprezza, scoraggiamento e oscurità della coscienza. Ciò significa anche staccarsi dal proprio passato per costruire una personalità che esiste nel futuro e che corrisponde al disegno di Dio su di noi. Siamo ancora una volta rimandati alla fiducia in Dio e nel suo amore per noi. Tra i pensieri che ci tolgono la pace, bisogna annoverare anche quelli che si manifestano sotto l’apparenza del bene: volontà di perfezione e rifiuto dei propri limiti: secondo la parola di san Paolo, anche Satana si può trasformare in angelo di luce (2 Cor 11,14).


Passi Scritturistici

Ef 4,20-32

20Ma voi non così avete imparato a conoscere Cristo, 21se proprio gli avete dato ascolto e in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, 22per la quale dovete deporre l’uomo vecchio con la condotta di prima, l’uomo che si corrompe dietro le passioni ingannatrici 23e dovete rinnovarvi nello spirito della vostra mente 24e rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella santità vera. 25Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri. 26Nell’ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, 27e non date occasione al diavolo. 28Chi è avvezzo a rubare non rubi più, anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne parte a chi si trova in necessità. 29Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. 30E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione.
31Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità. 32Siate invece benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo.

Gal 6,1-5

1Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non cadere anche tu in tentazione. 2Portate i pesi gli uni degli altri, così adempirete la legge di Cristo. 3Se infatti uno pensa di essere qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. 4Ciascuno esamini invece la propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo di vanto: 5ciascuno infatti porterà il proprio fardello.

Fil 4,4-9

4Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi. 5La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino! 6Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; 7e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.
8In conclusione, fratelli, tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. 9Ciò che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il Dio della pace sarà con voi!

Gal 5,22-25

22Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; 23contro queste cose non c’è legge.
24Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. 25Se pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito.

2 Cor 11,14

14Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce.