LUMEN CHRISTI B19

L’Enciclica Redemptoris Mater (I)

Dopo aver meditato sulla presenza dello Spirito Santo nella storia e in particolare nella storia della Chiesa in cui viviamo, adesso completiamo il discorso precedente con una meditazione sulla presenza di Maria “nella vita della Chiesa in cammino”.
Anche qui, il Santo Padre segue una riflessione storica: considerando la storia della Madonna, egli prolunga la sua riflessione fino all’orizzonte del 2000. E come lo Spirito Santo prolungava la missione di Cristo, così la Madonna accompagna tutto il mistero di Cristo non solo in quanto Verbo incarnato, ma anche in quanto è capo del Corpo mistico: Maria è anche Madre della Chiesa.

RM n.5: “Presentando Maria… peregrinazione della fede”.

1- L’uomo chiamato da Dio

Nella storia della salvezza, l’uomo svolge un ruolo attivo, fin dall’inizio, poiché Dio ha voluto aver bisogno degli uomini.

Gal 4,4-6: questo testo è citato dall’enciclica ed era già citato dal Concilio: in realtà, tutta la dottrina dell’enciclica riprende il testo del Concilio e ne costituisce un commento continuo.

In effetti, il Concilio ha rinunciato a dare un trattato sulla Madonna autonomo ma ha voluto inserirlo nel trattato sulla Chiesa insistendo così sul fatto che Maria è il primo membro della Chiesa e ne è il modello perfetto.

Per salvare il Popolo eletto, Dio ha voluto chiedere la collaborazione dell’uomo.

  • alla fede di Abramo corrisponde quella della Madonna.

Gn 12,1-4 da paragonare con Lc 1,34-38

Come vedremo in seguito si tratta di una fede concreta, e cioè dell’obbedienza della fede, per abbandonarsi a Dio

• Dio si dimostra sempre Signore della vita. Al Magnificat di Maria corrisponde quello di Anna che aveva ricevuto la grazia di concepire, malgrado la sua sterilità.

1Sam 2,1-10: questo canto rispecchia la spiritualità dei poveri che confidano totalmente nel Signore.
• Per l’Incarnazione del Figlio unico, il Padre ha chiesto la cooperazione di Maria.

2 – Maria modello

Il punto di applicazione più immediata per noi è la considerazione di Maria quale modello per la Chiesa e per ciascuno di noi; e lo è principalmente in rapporto alla sua fede, la quale si sviluppa nel tempo e va considerata nel suo maturarsi.

RM nn.5-6:“Questo esprime il Concilio… dimensione storica”.

Considerando quindi tutta la storia di Maria, il Santo Padre trae continue lezioni per noi, sia dal punto di vista della nostra vita interiore che da quello della nostra cooperazione al mistero di Cristo.


Passi Scritturistici

RM n.5

Presentando Maria nel mistero di Cristo, il Concilio Vaticano II trova anche la via per approfondire la conoscenza del mistero della Chiesa. Come Madre di Cristo, infatti, Maria è unita in modo speciale alla Chiesa, «che il Signore ha costituito come suo corpo». Il testo conciliare avvicina significativamente questa verità sulla Chiesa come corpo di Cristo (secondo l’insegnamento delle Lettere paoline) alla verità che il Figlio di Dio «per opera dello Spirito Santo nacque da Maria Vergine». La realtà dell’incarnazione trova quasi un prolungamento nel mistero della Chiesa-corpo di Cristo. E non si può pensare alla stessa realtà dell’incarnazione senza riferirsi a Maria – Madre del Verbo incarnato. Nelle presenti riflessioni, tuttavia, mi riferisco soprattutto a quella «peregrinazione della fede», nella quale «la Beata Vergine avanzò», serbando fedelmente la sua unione con Cristo. In questo modo quel duplice legame, che unisce la Madre di Dio al Cristo e alla Chiesa, acquista un significato storico. Né si tratta soltanto della storia della Vergine Madre, del suo personale itinerario di fede e della «parte migliore», che ella ha nel mistero della salvezza, ma anche della storia di tutto il popolo di Dio, di tutti coloro che prendono parte alla stessa peregrinazione della fede.

Gal 4,4-6

4Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la Legge, 5per riscattare quelli che erano sotto la Legge, perché ricevessimo l’adozione a figli. 6E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio, il quale grida: «Abbà! Padre!».

Gn 12,1-4

1 Il Signore disse ad Abram:

«Vattene dalla tua terra,
dalla tua parentela
e dalla casa di tuo padre,
verso la terra che io ti indicherò.
2Farò di te una grande nazione
e ti benedirò,
renderò grande il tuo nome
e possa tu essere una benedizione.
3Benedirò coloro che ti benediranno
e coloro che ti malediranno maledirò,
e in te si diranno benedette
tutte le famiglie della terra».

4Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran.

1Sam 2,1-10

1Allora Anna pregò così:

«Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
2Non c’è santo come il Signore,
perché non c’è altri all’infuori di te
e non c’è roccia come il nostro Dio.
3Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza,
perché il Signore è un Dio che sa tutto
e da lui sono ponderate le azioni.
4L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
5I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
6Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
7Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
8Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
e assegnare loro un trono di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini della terra
e su di essi egli poggia il mondo.
9Sui passi dei suoi fedeli egli veglia,
ma i malvagi tacciono nelle tenebre.
Poiché con la sua forza l’uomo non prevale.
10Il Signore distruggerà i suoi avversari!
Contro di essi tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà le estremità della terra;
darà forza al suo re,
innalzerà la potenza del suo consacrato».

RM nn.5-6

Questo esprime il Concilio constatando in un altro passo che Maria «ha preceduto», diventando «figura della Chiesa… nell’ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo». Questo suo «precedere» come figura, o modello, si riferisce allo stesso mistero intimo della Chiesa, la quale adempie la propria missione salvifica unendo in sé – come Maria – le qualità di madre e di vergine. È vergine che «custodisce integra e pura la fede data allo Sposo» e che «diventa essa pure madre, poiché …genera ad una vita nuova e immortale i figli, concepiti per opera dello Spirito Santo e nati da Dio».
[6] Tutto ciò si compie in un grande processo storico e, per così dire, «in un cammino». La peregrinazione della fede indica la storia interiore, come a dire la storia delle anime. Ma questa è anche la storia degli uomini, soggetti su questa terra alla transitorietà, compresi nella dimensione storica.