LUMEN CHRISTI B8

Abbiamo già meditato sui segni interiori dell’azione dello Spirito; adesso consideriamo le disposizioni interiori permanenti che ci permettono di diventare più sensibili alle attrattive e alle mozioni dello Spirito nella nostra vita.

1- L’aspirazione ai valori spirituali

L’attrazione ai valori spirituali che derivano dal desiderio della vita piena – la quale poi sarà la vita eterna – richiede un distacco dalle pulsioni immediate per vivere nella verità.

l Gv 2,15-23: l’opposizione fra la ricerca dei beni materiali e sensuali e la conoscenza dei veri beni.

L’unzione di cui parla san Giovanni significa l’interiorità dello Spirito, il quale agisce sempre attraverso mozioni delicate, sensibili solo a quelli che si mettono nelle disposizioni di attenzione allo Spirito nella preghiera.

2 Cor 4,13-18: lo sguardo della fede tiene sempre presente la realtà dei beni invisibili; esso deve superare il nostro attaccamento alle cose materiali e visibili.

Mediante lo spirito di fede, gustiamo le realtà invisibili, le quali esercitano la loro attrazione su di noi.
Ciò implica un’elevazione abituale del cuore.

2- L’impegno

Per diventare fede concreta, cioè spirito di fede, l’adesione alla Parola di Dio non deve rimanere soltanto a livello del convincimento interiore ma passare alla realizzazione.

Gc 2,14-19: l’impegno concreto, a seconda delle nostre forze e nelle varie circostanze della nostra vita rende viva e forte la nostra fede.

Facendo la verità nell’amore, diventiamo più sensibili ai veri valori evangelici. Non abbiamo più tanto bisogno di ragionare per sapere come comportarci, ma lo Spirito che vive in noi ci indica quasi immediatamente la vera soluzione.
In realtà, senza un impegno deciso non si può entrare nel Regno.

Mt 13,44-46: spesso rimaniamo al livello della velleità senza passare a quello della volontà autentica che si manifesta nell’impegno concreto.

3- Il cuore disposto all’umiltà

L’ostacolo maggiore al nostro progresso spirituale e alla docilità allo Spirito è quasi sempre il nostro egocentrismo: abbiamo la tendenza a considerarci centro del mondo, come se gli altri fossero soltanto a nostro servizio.
Per lottare contro questo egocentrismo, bisogna accettare tutto ciò che ci umilia:

  • la presa di coscienza dei propri limiti
  • l’umiliazione che ci viene dagli altri, quando abbiamo l’impressione di essere poco accolti e stimati.

Passi Scritturistici

l Gv 2,15-23

        15Non amate né il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui; 16perché tutto quello che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno!
        18Figlioli, questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. 19Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri. 20Ora voi avete l’unzione ricevuta dal Santo e tutti avete la scienza. 21Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna viene dalla verità. 22Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. 23Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.

2 Cor 4,13-18

        13Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, 14convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. 15Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l’inno di lode alla gloria di Dio. 16Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria, 18perché noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili. Le cose visibili sono d’un momento, quelle invisibili sono eterne.

Gc 2,14-19

        14Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede. 19Tu credi che c’è un Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!

Mt 13,44-46

        44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
        45Il regno dei cieli è simile a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.