LUMEN CHRISTI B17

L’Enciclica Dominum et vivificantem (IX)

La meditazione sulla presenza attiva dello Spirito Santo nella storia ci porta adesso a riflettere sui frutti di tale presenza. Sono frutti che arricchiscono la singola persona e che si riversano sugli altri.

Gal 5,22:“Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”.

Frutto: il primo ed essenziale frutto è l’amore che poi diventa pace, gioia ecc.
La nozione di frutto ci rimanda a quella della fecondità di ogni vita:

Gc 3,13-18: un pensiero fondamentale per la Chiesa primitiva è l’opposizione fra i frutti della carne e quelli dello spirito, i quali sono sapienza vera. Notiamo inoltre l’importanza del frutto della pace.

2 Pt 1,5-8: san Pietro insiste sulla necessità dell’impegno personale per poter percepire frutti dello Spirito: non c’è mai opposizione fra l’azione dello Spirito e la nostra partecipazione attiva, la quale è ancora frutto della grazia.

Come nota san Luca, condizione della fecondità spirituale è la perseveranza: “Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza” (Lc 8,15).

Il frutto che produciamo possiede una duplice dimensione: da una parte è un frutto per la vita eterna e dall’altra è già un frutto sostanzioso per la nostra vita terrena: tale frutto è chiamato da san Paolo frutto di santità (Rm 6,22) o frutto di giustizia (Fil 1,10-11).
La ricerca della santità o della giustizia è condizione per giungere alla vera conoscenza di Cristo: la conoscenza spirituale infatti presuppone una conformità a Cristo non solo nella condotta morale ma anche negli affetti, nei giudizi e nei pensieri

Ef 4,20-27: la vita morale del cristiano è vita pasquale, vita cioè che presuppone il passaggio dalla vita di peccato alla vita nuova con Cristo risorto.

Tale vita significa un rinnovamento del nostro spirito interiore, della nostra coscienza considerata secondo tutte le sue dimensioni.
Ma tale rinnovamento è anche frutto dell’azione dello Spirito Santo in noi. Egli è lo Spirito di Gesù il quale ci ha insegnato le beatitudini. Ora, se consideriamo bene l’elenco delle beatitudini vediamo che rassomiglia molto a quello dei frutti dello Spirito. In effetti, non c’è differenza fra lo spirito evangelico e l’azione dello Spirito Santo in noi.
Così, quando parliamo del frutto dello Spirito, mettiamo l’accento sull’attività dello Spirito in noi, se parliamo dei frutti, consideriamo piuttosto i vari effetti di questa azione dello Spirito nella nostra coscienza.
È chiaro inoltre che, nella misura in cui noi viviamo dello Spirito la nostra presenza agli altri diventa anch’essa presenza dello Spirito. Mt 5,14-16


Passi Scritturistici

Gc 3,13-18

13Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue opere sono ispirate a mitezza e sapienza. 14Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità. 15Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica; 16perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 17Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera. 18Per coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.

2 Pt 1,5-8

5Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, 7alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. 8Questi doni, presenti in voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo.

Fil 1,10-11

[…] 10perché possiate distinguere ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo, 11ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio.

Ef 4,20-27

20Ma voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, 21se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, 22ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, 23a rinnovarvi nello spirito della vostra mente 24e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità. 25Perciò, bando alla menzogna e dite ciascuno la verità al suo prossimo, perché siamo membra gli uni degli altri. 26Adiratevi, ma non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira, 27e non date spazio al diavolo.

Mt 5,14-16

14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli.