Iniziazione alla preghiera (B) 24

L’Antica Alleanza ha svolto un ruolo di pedagogo per l’educazione del Popolo eletto al culto divino mediante il sacrificio. Come per gli altri aspetti della vita religiosa, così in questo campo l’evoluzione non fu né lineare né programmata, ma dipese dalle condizioni di vita del popolo e dalle sue reazioni di fedeltà o di superstizione.

1 – IL SENSO DEL SACRIFICIO

I primi sacrifici erano molto semplici: offerta dei frutti del suolo in segno di riconoscimento dei doni di Dio (Gn 4,3) e per invocare il suo nome (Gn 12,7-8).

Sotto l’influsso degli altri popoli, e perché il popolo eletto andava creando le proprie istituzioni, una tribù venne specializzata per le funzioni sacerdotali, tutto il culto fu regolato minuziosamente e apparirono varie specie di sacrifici che significavano l’adorazione, la comunione, la riparazione dei peccati, il ringraziamento (Lv 22,17-33).

2 – IL SACRIFICIO DEL CUORE

La tentazione costante è sempre quella di considerare la materialità del sacrificio e di dimenticare il suo significato che è sempre spirituale. Se la vera disposizione del cuore manca, vano è il sacrificio materiale (Is 1,10-20).

Fu sempre un richiamo dei profeti: prima praticare la giustizia e vivere la fede nel Dio vivente e onnipotente, e poi presentare il sacrificio quale segno della disposizione interiore (Sal 50 (51),17-21).

Non diversa è la dottrina del Vangelo (Mt 5,23-24).

3 – IL SACRIFICIO SPIRITUALE

Quando viene il Cristo, egli mette fine a tutti i sacrifici antichi in cui la materia del sacrificio è diversa dall’offerente. Egli offre sé stesso: il suo è un sacrificio esistenziale, un’oblazione della propria vita mossa da un amore santo e totale (Eb 10,5-14).

Ormai ogni oblazione presentata dagli uomini va unita all’unica oblazione del Cristo e ne deve imitare il significato profondo: atto di amore verso il Padre che accetta l’oblazione e comunica la sua vita.
Il nostro sacrificio è quindi un sacrificio spirituale: sacrificio del cuore e della vita (Rm 12,1-2; 1 Pt 2,1-10).

Rileggendo quindi l’Antico Testamento impariamo la ricchezza del significato del sacrificio e, passando dal segno alla realtà significata, impariamo a offrire un cuore puro, nella fede e nell’amore, e infine a consacrare a Dio tutta la nostra esistenza: la nostra persona e la nostra attività a servizio dei fratelli


Passi Scritturistici

Gn 4,3
3Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore […]

Gn 12,7-8
7Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questo paese». Allora Abram costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso. 8Di là passò sulle montagne a oriente di Betel e piantò la tenda, avendo Betel ad occidente e Ai ad oriente. Lì costruì un altare al Signore e invocò il nome del Signore.

Lv 22,17-33
17Il Signore disse a Mosè: 18“Parla ad Aronne, ai suoi figli, a tutti gli Israeliti e ordina loro: Chiunque della casa d’Israele o dei forestieri dimoranti in Israele presenta in olocausto al Signore un’offerta per qualsiasi voto o dono volontario, 19per essere gradito, dovrà offrire un maschio, senza difetto, di buoi, di pecore o di capre. 20Non offrirete nulla con qualche difetto, perché non sarebbe gradito. 21Se uno offre al Signore, in sacrificio di comunione, un bovino o un ovino, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perché sia gradita, dovrà essere perfetta: senza difetti. 22Non offrirete al Signore nessuna vittima cieca o storpia o mutilata o con ulceri o con la scabbia o con piaghe purulente; non ne farete sull’altare un sacrificio consumato dal fuoco in onore del Signore. 23Come offerta volontaria potrai presentare un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto; ma come offerta per qualche voto non sarebbe gradita. 24Non offrirete al Signore un animale con i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati. Tali cose non farete nel vostro paese, 25né accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane in onore del vostro Dio; essendo mutilate, difettose, non sarebbero gradite per il vostro bene”. 
26Il Signore aggiunse a Mosè: 27“Quando nascerà un vitello o un agnello o un capretto, starà sette giorni sotto la madre; dall’ottavo giorno in poi, sarà gradito come vittima da consumare con il fuoco per il Signore. 28Non scannerete vacca o pecora lo stesso giorno con il suo piccolo. 29Quando offrirete al Signore un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito. 30La vittima sarà mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono il Signore. 
31Osserverete dunque i miei comandi e li metterete in pratica. Io sono il Signore. 
32Non profanerete il mio santo nome, perché io mi manifesti santo in mezzo agli Israeliti. Io sono il Signore che vi santifico, 33che vi ho fatto uscire dal paese d’Egitto per essere vostro Dio. Io sono il Signore”.

Is 1,10-20
10Udite la parola del Signore,
voi capi di Sòdoma;
ascoltate la dottrina del nostro Dio,
popolo di Gomorra!
11«Che m’importa dei vostri sacrifici senza numero?»
dice il Signore.
«Sono sazio degli olocausti di montoni
e del grasso di giovenchi;
il sangue di tori e di agnelli e di capri
io non lo gradisco.
12Quando venite a presentarvi a me,
chi richiede da voi
che veniate a calpestare i miei atri?
13Smettete di presentare offerte inutili,
l’incenso è un abominio per me;
noviluni, sabati, assemblee sacre,
non posso sopportare delitto e solennità.
14I vostri noviluni e le vostre feste
io detesto,
sono per me un peso;
sono stanco di sopportarli.
15Quando stendete le mani,
io allontano gli occhi da voi.
Anche se moltiplicate le preghiere,
io non ascolto.
Le vostre mani grondano sangue.
16Lavatevi, purificatevi,
togliete il male delle vostre azioni
dalla mia vista.
Cessate di fare il male,
17imparate a fare il bene,
ricercate la giustizia,
soccorrete l’oppresso,
rendete giustizia all’orfano,
difendete la causa della vedova».
18«Su, venite e discutiamo»
dice il Signore.
«Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto,
diventeranno bianchi come neve.
Se fossero rossi come porpora,
diventeranno come lana.
19Se sarete docili e ascolterete,
mangerete i frutti della terra.
20Ma se vi ostinate e vi ribellate,
sarete divorati dalla spada,
perché la bocca del Signore ha parlato».

Sal 50 (51),17-21
17Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
18poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
19Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi. 
20Nel tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
21Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l’olocausto e l’intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.

 Mt 5,23-24
23Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.

Eb 10,5-14
5Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: 

Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
6Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
7Allora ho detto: Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà. 

8Dopo aver detto prima non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato, cose tutte che vengono offerte secondo la legge, 9soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo. 10Ed è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre. 
11Ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e ad offrire molte volte gli stessi sacrifici che non possono mai eliminare i peccati. 12Egli al contrario, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati una volta per sempre si è assiso alla destra di Dio, 13aspettando ormai solo che i suoi nemici vengano posti sotto i suoi piedi. 14Poiché con un’unica oblazione egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati.

Rm 12,1-2
1Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. 2Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.

1 Pt 2,1-10
1Deposta dunque ogni malizia e ogni frode e ipocrisia, le gelosie e ogni maldicenza, 2come bambini appena nati bramate il puro latte spirituale, per crescere con esso verso la salvezza: 3se davvero avete già gustato come è buono il Signore. 
4Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, 5anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. 6Si legge infatti nella Scrittura: 

Ecco io pongo in Sion
una pietra angolare, scelta, preziosa
e chi crede in essa non resterà confuso. 

7Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli 

la pietra che i costruttori hanno scartato
è divenuta la pietra angolare,
8sasso d’inciampo e pietra di scandalo. 

Loro v’inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati. 9Ma voi siete la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa, il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce; 10voi, che un tempo eravate non-popolo, ora invece siete il popolo di Dio; voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia.