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Testimoniare il Cristo Risorto (Gv 20)
GIOVANNI 9
Nel
capitolo
20,
Giovanni
ci
presenta
il
racconto
di
varie
apparizioni;
invece
di
soffermarsi
sul
nuovo
modo
di
esistere
di
Cristo
risorto,
esse
si
concludono
con
un
invito
a
testimoniare che Cristo è vivo.
Il Cristo risorto non è tanto oggetto di contemplazione quanto sorgente di nuovo dinamismo della fede.
1 – APPARIZIONE A PIETRO E A GIOVANNI(Gv 20, 1-10)
È la più “ufficiale”, quella che fa degli apostoli ti testimoni privilegiati (1 Cor 15,3-11).
Più che quello cronologico importa il primato dell’autorità apostolica.
Così, Giovanni lascia che Pietro constati per primo che sepolcro è vuoto (v. 5). Il primato di Pietro è riconosciuto da tutti.
vv.
8-9:
”credere”.
Dopo
aver
visto,
egli
crede,
comprende
cioè
la
Sacra
Scrittura
e
la
necessità
del
mistero
pasquale:
Gesù
è
il
Messia,
il
Cristo
che
compie
il
disegno
di
salvezza.
2 – APPARIZIONE A MARIA-MADDALENA (Gv 20,11-18)
Gesù è presente a chi lo cerca.
v. 14: Gesù possiede un altro modo di esistere, non più con il corpo di prima, percepibile sensi; è inutile volerlo trattenere, perché la sua presenza è spirituale.
v. 16: il riconoscimento quando Gesù chiama Maria per nome. Il nostro rapporto con Cristo è del tutto personale.
v. 17: Gesù fa la differenza fra il nostro rapporto con Dio-Padre e il suo che è unico.
v. 18: anche Maria riceve la missione di proclamare la Risurrezione del Cristo.
La fede al Cristo vivo sospinge il credente a comunicarla perché è vita e luce.
3 – il dono dello spirito Santo(Gv 20,19-23)
La
missione
di
testimonianza
è
sorretta
dal
dono
dello
Spirito
Santo.
Nei
sacramenti
agisce
non
solo
la
fede
di
chi
dà
il
sacramento
e
di
chi
lo
riceve,
ma
anche
Cristo
stesso
che ha istituito questi segni della grazia divina.
Ogni sacramento è quindi un atto del Cristo risorto che comunica la vita della grazia per mezzo degli strumenti che egli ha costituito portatori della grazia.
La missione degli apostoli continua a quella che Cristo ha ricevuto dal padre
4 – La fede di Tommaso(Gv 20,24-29)
Si
è
soliti
accusare
la
poca
fede
di
Tommaso
che
non
aveva
preso
parte
alla
vita
della
comunità
degli
Apostoli;
possiamo
però
proporre
una
spiegazione
più
positiva
della
sua
difficoltà a credere: egli aveva forse capito meglio degli altri il significato profondo della Risurrezione di Gesù, come vediamo dalla sua confessione: “Mio Signore e mio Dio”.
Infatti se Gesù ha adempiuto tutte le Scritture ciò significa che gli è Figlio di Dio che possiede la vita in sé stesso.
Pensiamo ciò che rappresentava per la fede ebraica all’unico Dio affermare che Gesù è Dio.
Passi Scritturistici
Gv 20
1Nel
giorno
dopo
il
sabato,
Maria
di
Màgdala
si
recò
al
sepolcro
di
buon
mattino,
quand’era
ancora
buio,
e
vide
che
la
pietra
era
stata
ribaltata
dal
sepolcro.
2Corse
allora
e
andò
da
Simon
Pietro
e
dall’altro
discepolo,
quello
che
Gesù
amava,
e
disse
loro:
«Hanno
portato
via
il
Signore
dal
sepolcro
e
non
sappiamo
dove
l’hanno
posto!».
3Uscì
allora
Simon
Pietro
insieme
all’altro
discepolo,
e
si
recarono
al
sepolcro.
4Correvano
insieme
tutti
e
due,
ma
l’altro
discepolo
corse
più
veloce
di
Pietro
e
giunse
per
primo
al
sepolcro.
5Chinatosi,
vide
le
bende
per
terra,
ma
non
entrò.
6Giunse
intanto
anche
Simon
Pietro
che
lo
seguiva
ed
entrò
nel
sepolcro
e
vide
le
bende
per
terra,
7e
il
sudario,
che
gli
era
stato
posto
sul
capo,
non
per
terra
con
le
bende,
ma
piegato
in
un
luogo
a
parte.
8Allora
entrò
anche
l’altro
discepolo,
che
era
giunto
per
primo
al
sepolcro,
e
vide
e
credette.
9Non avevano infatti ancora compreso la Scrittura, che egli cioè doveva risuscitare dai morti. 10I discepoli intanto se ne tornarono di nuovo a casa.
11Maria
invece
stava
all’esterno
vicino
al
sepolcro
e
piangeva.
Mentre
piangeva,
si
chinò
verso
il
sepolcro
12e
vide
due
angeli
in
bianche
vesti,
seduti
l’uno
dalla
parte
del
capo
e
l’altro
dei
piedi,
dove
era
stato
posto
il
corpo
di
Gesù.
13Ed
essi
le
dissero:
«Donna,
perché
piangi?».
Rispose
loro:
«Hanno
portato
via
il
mio
Signore
e
non
so
dove
lo
hanno
posto».
14Detto
questo,
si
voltò
indietro
e
vide
Gesù
che
stava
lì
in
piedi;
ma
non
sapeva
che
era
Gesù.
15Le
disse
Gesù:
«Donna,
perché
piangi?
Chi
cerchi?».
Essa,
pensando
che
fosse
il
custode
del
giardino,
gli
disse:
«Signore,
se
l’hai
portato
via
tu,
dimmi
dove
lo
hai
posto
e
io
andrò
a
prenderlo».
16Gesù
le
disse:
«Maria!».
Essa
allora,
voltatasi
verso
di
lui,
gli
disse
in
ebraico:
«Rabbunì!»,
che
significa:
Maestro!
17Gesù
le
disse:
«Non
mi
trattenere,
perché
non
sono
ancora
salito
al
Padre;
ma
và
dai
miei
fratelli
e
dì
loro:
Io
salgo
al
Padre
mio
e
Padre
vostro,
Dio
mio
e
Dio
vostro».
18Maria
di
Màgdala
andò
subito
ad
annunziare
ai
discepoli:
«Ho
visto
il
Signore»
e
anche
ciò
che
le aveva detto.
19La
sera
di
quello
stesso
giorno,
il
primo
dopo
il
sabato,
mentre
erano
chiuse
le
porte
del
luogo
dove
si
trovavano
i
discepoli
per
timore
dei
Giudei,
venne
Gesù,
si
fermò
in
mezzo
a
loro
e
disse:
«Pace
a
voi!».
20Detto
questo,
mostrò
loro
le
mani
e
il
costato.
E
i
discepoli
gioirono
al
vedere
il
Signore.
21Gesù
disse
loro
di
nuovo:
«Pace
a
voi!
Come
il
Padre
ha
mandato
me,
anch’io
mando
voi».
22Dopo
aver
detto
questo,
alitò
su
di
loro
e
disse:
«Ricevete
lo
Spirito
Santo;
23a
chi
rimetterete
i
peccati
saranno
rimessi
e
a
chi
non li rimetterete, resteranno non rimessi».
24Tommaso,
uno
dei
Dodici,
chiamato
Dìdimo,
non
era
con
loro
quando
venne
Gesù.
25Gli
dissero
allora
gli
altri
discepoli:
«Abbiamo
visto
il
Signore!».
Ma
egli
disse
loro:
«Se
non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
26Otto
giorni
dopo
i
discepoli
erano
di
nuovo
in
casa
e
c’era
con
loro
anche
Tommaso.
Venne
Gesù,
a
porte
chiuse,
si
fermò
in
mezzo
a
loro
e
disse:
«Pace
a
voi!».
27Poi
disse
a
Tommaso:
«Metti
qua
il
tuo
dito
e
guarda
le
mie
mani;
stendi
la
tua
mano,
e
mettila
nel
mio
costato;
e
non
essere
più
incredulo
ma
credente!».
28Rispose
Tommaso:
«Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
30Molti
altri
segni
fece
Gesù
in
presenza
dei
suoi
discepoli,
ma
non
sono
stati
scritti
in
questo
libro.
31Questi
sono
stati
scritti,
perché
crediate
che
Gesù
è
il
Cristo,
il
Figlio
di
Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
1 Cor 15,3-11
3Vi
ho
trasmesso
dunque,
anzitutto,
quello
che
anch’io
ho
ricevuto:
che
cioè
Cristo
morì
per
i
nostri
peccati
secondo
le
Scritture,
4fu
sepolto
ed
è
risuscitato
il
terzo
giorno
secondo
le
Scritture,
5e
che
apparve
a
Cefa
e
quindi
ai
Dodici.
6In
seguito
apparve
a
più
di
cinquecento
fratelli
in
una
sola
volta:
la
maggior
parte
di
essi
vive
ancora,
mentre
alcuni
sono
morti.
7Inoltre
apparve
a
Giacomo,
e
quindi
a
tutti
gli
apostoli.
8Ultimo
fra
tutti
apparve
anche
a
me
come
a
un
aborto.
9Io
infatti
sono
l’infimo
degli
apostoli,
e
non
sono
degno
neppure
di
essere
chiamato
apostolo,
perché
ho
perseguitato
la
Chiesa
di
Dio.
10Per
grazia
di
Dio
però
sono
quello
che
sono,
e
la
sua
grazia
in
me
non
è
stata
vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. 11Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.