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Fiducia nel Padre (Mt 6,25-34)
LUMEN CHRISTI A 84
Meditiamo
adesso
sul
senso
di
Dio
che
corrisponde
al
messaggio
delle
beatitudini:
queste
infatti
non
sono
frutto
di
una
riflessione
filosofica,
bensì
nucleo
di
una
vita
pratica
basata
sulla
fede.
Ora,
di
fronte
al
paradosso
delle
beatitudini
è
necessaria
una
fede
che
contenga
una
fiducia
assoluta
nei
confronti
di
Dio.
“Non
affannatevi”
(Mt
6,25.28
ecc.)
o meglio: “Non siate ansiosi”.
•
Fiducia
è
la
traduzione
affettiva
dell’atteggiamento
della
speranza:
la
speranza
guarda
sempre
verso
il
futuro
e
tale
sguardo
può
ingenerare
ansia:
il
futuro
è
sempre
incerto;
comporta
un rischio; e ci pone di fronte ad una valutazione delle nostre capacità. La speranza teologale e la fiducia poggiano sul senso della Provvidenza e dell’onnipotenza di Dio.
Is 40,26-31: la vera forza viene da Dio Padre.
Il
senso
dei
valori
La
vita
è
più
importante
del
nutrimento;
il
corpo
più
del
vestito:
il
valore
supremo
è
la
persona
stessa,
non
il
suo
modo
di
vivere,
né
la
considerazione
degli
altri. Bisogna vivere in coscienza davanti a Dio.
Is 50,4-9: il Servo di Jahvé è docile alla parola e non teme la contraddizione; egli compirà la sua missione.
Cercate
prima
il
Regno
di
Dio
e
la
sua
giustizia(Mt
6,33)
Dicendo
“prima”,
Matteo
esclude
l’apologia
della
pigrizia
e
dell’imprevidenza:
Dio,
infatti,
ha
lasciato
l’uomo
alla
propria
provvidenza,
ma
ammonisce
quelli
che
hanno
poca
fede,
cioè
quelli
che
hanno
una
fede
in
qualche
modo
generica
e
mancano
di
fiducia
e
di
serenità
all’interno
di
un
impegno
lavorativo.
Lc
12,29-34:
ciò
che
conta
è
sempre
il
cuore.
Verso
che
cosa
propende?
O
cerca
prima
il
Regno
di
Dio
o
si
affanna
nella
ricerca
dei
beni
materiali
come
fanno
quelli
che
non
hanno fede.
La vita cristiana richiede dunque un confronto continuo fra le nostre ragioni di vivere e i valori portati avanti dal mondo.
Non siate ansiosi per il domani (Mt 6,34)
Non possiamo ipotecare il futuro perché sfugge alle nostre valutazioni: lo immaginiamo secondo le nostre disposizioni soggettive che sono spesso pessimistiche.
Inoltre non abbiamo la grazia per le situazioni che immaginiamo ma per il momento presente: non possiamo mai quindi anticipare il peso del futuro.
Cristo esorta a un fiducioso abbandono nelle mani del Padre celeste, accettando di vivere l’oggi; solo l’oggi di Dio contiene la sua grazia e rispecchia la sua volontà.
Pr 30,7-9: i pericoli della ricchezza: dimenticare Dio; accettare il pane quotidiano.
Il messaggio dell’abbandono presuppone l’insegnamento sulla preghiera: Mt 6,9-13.
Passi Scritturistici
Mt 6,25-34
25Perciò
vi
dico:
per
la
vostra
vita
non
affannatevi
di
quello
che
mangerete
o
berrete,
e
neanche
per
il
vostro
corpo,
di
quello
che
indosserete;
la
vita
forse
non
vale
più
del
cibo
e
il
corpo
più
del
vestito?
26Guardate
gli
uccelli
del
cielo:
non
seminano,
né
mietono,
né
ammassano
nei
granai;
eppure
il
Padre
vostro
celeste
li
nutre.
Non
contate
voi
forse
più
di
loro?
27E
chi
di
voi,
per
quanto
si
dia
da
fare,
può
aggiungere
un’ora
sola
alla
sua
vita?
28E
perché
vi
affannate
per
il
vestito?
Osservate
come
crescono
i
gigli
del
campo:
non
lavorano
e
non
filano.
29Eppure
io
vi
dico
che
neanche
Salomone,
con
tutta
la
sua
gloria,
vestiva
come
uno
di
loro.
30Ora
se
Dio
veste
così
l’erba
del
campo,
che
oggi
c’è
e
domani
verrà
gettata
nel
forno,
non
farà
assai
più
per
voi,
gente
di
poca
fede?
31Non
affannatevi
dunque
dicendo:
Che
cosa
mangeremo?
Che
cosa
berremo?
Che
cosa
indosseremo?
32Di
tutte
queste
cose
si
preoccupano
i
pagani;
il
Padre
vostro
celeste
infatti
sa
che
ne
avete
bisogno.
33Cercate
prima
il
regno
di
Dio
e
la
sua
giustizia,
e
tutte
queste cose vi saranno date in aggiunta. 34Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Is 40,26-31
26Levate in alto i vostri occhi
e guardate: chi ha creato quegli astri?
Egli fa uscire in numero preciso il loro esercito
e li chiama tutti per nome;
per la sua onnipotenza e il vigore della sua forza
non ne manca alcuno.
27Perché dici, Giacobbe,
e tu, Israele, ripeti:
«La mia sorte è nascosta al Signore
e il mio diritto è trascurato dal mio Dio?».
28Non lo sai forse?
Non lo hai udito?
Dio eterno è il Signore,
creatore di tutta la terra.
Egli non si affatica né si stanca,
la sua intelligenza è inscrutabile.
29Egli dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo spossato.
30Anche i giovani faticano e si stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
31ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
Is 50,4-9
4Il Signore Dio mi ha dato una lingua da iniziati,
perché io sappia indirizzare allo sfiduciato
una parola.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come gli iniziati.
5Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
6Ho presentato il dorso ai flagellatori,
la guancia a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
7Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto confuso,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare deluso.
8E’ vicino chi mi rende giustizia;
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa?
Si avvicini a me.
9Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Lc 12,29-34
29Non
cercate
perciò
che
cosa
mangerete
e
berrete,
e
non
state
con
l’animo
in
ansia:
30di
tutte
queste
cose
si
preoccupa
la
gente
del
mondo;
ma
il
Padre
vostro
sa
che
ne
avete bisogno. 31Cercate piuttosto il regno di Dio, e queste cose vi saranno date in aggiunta.
32Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno.
33Vendete
ciò
che
avete
e
datelo
in
elemosina;
fatevi
borse
che
non
invecchiano,
un
tesoro
inesauribile
nei
cieli,
dove
i
ladri
non
arrivano
e
la
tignola
non
consuma.
34Perché
dove è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore.
Pr 30,7-9
7Io ti domando due cose,
non negarmele prima che io muoia:
8tieni lontano da me falsità e menzogna,
non darmi né povertà né ricchezza;
ma fammi avere il cibo necessario,
9perché, una volta sazio, io non ti rinneghi
e dica: «Chi è il Signore?»,
oppure, ridotto all’indigenza, non rubi
e profani il nome del mio Dio.
Mt 6,9-13
9Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
10venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.