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Patrem Omnipotentem, Creatorem
LUMEN CHRISTI A 85
Il
senso
di
Dio
presente
nel
sermone
sulla
Montagna
è
anzitutto
quello
del
Padre
la
cui
Provvidenza
si
estende
a
tutti.
Ora
tale
Padre
è
anche
il
Creatore:
meditiamo
adesso
il
significato
per
noi
del
fatto
che
il
Padre
che
fa
di
noi
suoi
figli
adottivi
sia
anche
il
nostro
Creatore;
per
noi,
la
paternità
di
Dio
è
totale,
abbraccia
tutto
il
nostro
essere
così
come
tutta la nostra esistenza; tale considerazione ci porta alla accettazione totale e, finalmente, alla lode e alla gioia.
1 – IL SENSO DEL CREATORE
Mt
6,26-30:
questo
testo
ci
dà
l’esempio
di
come
Gesù
considerava
la
natura:
sempre
con
attenzione
e
con
grande
benevolenza;
egli
sapeva
però
che
la
vita
comporta
sofferenze, malattie e morte. Senza ribellarsi a tale situazione, egli annunzia e opera profeticamente la riconciliazione di tutto nell’unica lode di Dio.
La lode è la nostra prima risposta così come fu quella di san Francesco il quale nel Cantico delle creature esprime la totale riconciliazione con tutte le realtà della natura.
Gb 38,28-38: certo è più difficile per l’uomo padrone di grandi tecniche ritrovare il senso della potenza e della sapienza di Dio nel contemplare la natura.
Bisogna però considerare che l’uomo ha ricevuto i suoi doni da Dio e le sue capacità derivano dal primo dono di Dio.
Il
senso
della
bellezza
è
legato
al
senso
della
sapienza
di
Dio
che
ha
creato
tutte
le
cose
nell’armonia.
Chi
partecipa
alla
sapienza
di
Dio
sa
scoprire
anche
la
bellezza
insita
nella natura.
Sap
7,21-30:
ogni
bellezza
va
ricondotta
alla
bellezza
della
sapienza
di
Dio,
cioè
alla
bellezza
di
Cristo
il
quale
come
Verbo
presiede
alla
creazione
e
come
Cristo
glorificato
raccoglie in sé tutta la pienezza e la bellezza del creato trasfigurato.
2 – L’ACCETTAZIONE DELL’ESSERE CREATI
L’accettazione della nostra finitezza e dipendenza da Dio creatore non deve essere accettazione forzata, ma riconoscimento gioioso del dono di Dio.
Sal 8: l’ammirazione dì fronte alla grandezza del creato si accompagna al senso della dignità dell’uomo.
Dignità di ogni uomo creato ad immagine di Dio, ciò che implica il riconoscimento della dignità di ogni vita umana.
Dignità
nostra:
non
dobbiamo
mai
disprezzarci:
se
abbiamo
coscienza
dei
nostri
peccati
e
delle
mancanze
di
amore
verso
Dio,
dobbiamo
tornare
a
lui
con
grande
umiltà,
non
considerando noi stessi ma Dio che ci aspetta e chiede il nostro amore.
Di
fronte
alle
sofferenze
e
alle
delusioni
della
vita,
bisogna
ritrovare
il
senso
del
dono
di
Dio:
“Dio,
ti
ringrazio
di
avermi
creata”
(santa
Chiara).
La
nostra
esistenza
è
il
primo
dono di Dio sul quale tutta la nostra vita si costruisce.
Ef 1,1-6: la nostra vocazione inizia con nostra creazione.
Passi Scritturistici
Mt 6,26-30
26Guardate
gli
uccelli
del
cielo:
non
seminano,
né
mietono,
né
ammassano
nei
granai;
eppure
il
Padre
vostro
celeste
li
nutre.
Non
contate
voi
forse
più
di
loro?
27E
chi
di
voi,
per
quanto
si
dia
da
fare,
può
aggiungere
un’ora
sola
alla
sua
vita?
28E
perché
vi
affannate
per
il
vestito?
Osservate
come
crescono
i
gigli
del
campo:
non
lavorano
e
non
filano.
29Eppure
io
vi
dico
che
neanche
Salomone,
con
tutta
la
sua
gloria,
vestiva
come
uno
di
loro.
30Ora
se
Dio
veste
così
l’erba
del
campo,
che
oggi
c’è
e
domani
verrà
gettata
nel
forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Gb 38,28-38
28Ha forse un padre la pioggia?
O chi mette al mondo le gocce della rugiada?
29Dal seno di chi è uscito il ghiaccio
e la brina del cielo chi l’ha generata?
30Come pietra le acque induriscono
e la faccia dell’abisso si raggela.
31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
33Conosci tu le leggi del cielo
o ne applichi le norme sulla terra?
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
35Scagli tu i fulmini e partono
dicendoti: «Eccoci!»?
36Chi ha elargito all’ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
37Chi può con sapienza calcolare le nubi
e chi riversa gli otri del cielo,
38quando si fonde la polvere in una massa
e le zolle si attaccano insieme?
Sap 7,21-30
21Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.
22In essa c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, senz’affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25E’ un’emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra.
26E’ un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e un’immagine della sua bontà.
27Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
28Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
Sal 8
1Al maestro di coro. Sul canto: «I Torchi…».
Salmo. Di Davide.
2O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
3Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
4Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
5che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
6Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
7gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
8tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
9Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
10O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Ef 1,1-6
1Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: 2grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Benedetto
sia
Dio,
Padre
del
Signore
nostro
Gesù
Cristo,
che
ci
ha
benedetti
con
ogni
benedizione
spirituale
nei
cieli,
in
Cristo.
4In
lui
ci
ha
scelti
prima
della
creazione
del
mondo,
per
essere
santi
e
immacolati
al
suo
cospetto
nella
carità,
5predestinandoci
a
essere
suoi
figli
adottivi
per
opera
di
Gesù
Cristo,
6secondo
il
beneplacito
della
sua
volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; […]Mt 6,26-30
26Guardate
gli
uccelli
del
cielo:
non
seminano,
né
mietono,
né
ammassano
nei
granai;
eppure
il
Padre
vostro
celeste
li
nutre.
Non
contate
voi
forse
più
di
loro?
27E
chi
di
voi,
per
quanto
si
dia
da
fare,
può
aggiungere
un’ora
sola
alla
sua
vita?
28E
perché
vi
affannate
per
il
vestito?
Osservate
come
crescono
i
gigli
del
campo:
non
lavorano
e
non
filano.
29Eppure
io
vi
dico
che
neanche
Salomone,
con
tutta
la
sua
gloria,
vestiva
come
uno
di
loro.
30Ora
se
Dio
veste
così
l’erba
del
campo,
che
oggi
c’è
e
domani
verrà
gettata
nel
forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Gb 38,28-38
28Ha forse un padre la pioggia?
O chi mette al mondo le gocce della rugiada?
29Dal seno di chi è uscito il ghiaccio
e la brina del cielo chi l’ha generata?
30Come pietra le acque induriscono
e la faccia dell’abisso si raggela.
31Puoi tu annodare i legami delle Plèiadi
o sciogliere i vincoli di Orione?
32Fai tu spuntare a suo tempo la stella del mattino
o puoi guidare l’Orsa insieme con i suoi figli?
33Conosci tu le leggi del cielo
o ne applichi le norme sulla terra?
34Puoi tu alzare la voce fino alle nubi
e farti coprire da un rovescio di acqua?
35Scagli tu i fulmini e partono
dicendoti: «Eccoci!»?
36Chi ha elargito all’ibis la sapienza
o chi ha dato al gallo intelligenza?
37Chi può con sapienza calcolare le nubi
e chi riversa gli otri del cielo,
38quando si fonde la polvere in una massa
e le zolle si attaccano insieme?
Sap 7,21-30
21Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so,
poiché mi ha istruito la sapienza,
artefice di tutte le cose.
22In essa c’è uno spirito intelligente, santo,
unico, molteplice, sottile,
mobile, penetrante, senza macchia,
terso, inoffensivo, amante del bene, acuto,
23libero, benefico, amico dell’uomo,
stabile, sicuro, senz’affanni,
onnipotente, onniveggente
e che pervade tutti gli spiriti
intelligenti, puri, sottilissimi.
24La sapienza è il più agile di tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa.
25E’ un’emanazione della potenza di Dio,
un effluvio genuino della gloria dell’Onnipotente,
per questo nulla di contaminato in essa s’infiltra.
26E’ un riflesso della luce perenne,
uno specchio senza macchia dell’attività di Dio
e un’immagine della sua bontà.
27Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova
e attraverso le età entrando nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
28Nulla infatti Dio ama se non chi vive con la sapienza.
29Essa in realtà è più bella del sole
e supera ogni costellazione di astri;
paragonata alla luce, risulta superiore;
30a questa, infatti, succede la notte,
ma contro la sapienza la malvagità non può prevalere.
Sal 8
1Al maestro di coro. Sul canto: «I Torchi…».
Salmo. Di Davide.
2O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:
sopra i cieli si innalza la tua magnificenza.
3Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi avversari,
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
4Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissate,
5che cosa è l’uomo perché te ne ricordi
e il figlio dell’uomo perché te ne curi?
6Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,
di gloria e di onore lo hai coronato:
7gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
8tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
9Gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
che percorrono le vie del mare.
10O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su tutta la terra.
Ef 1,1-6
1Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: 2grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo.
3Benedetto
sia
Dio,
Padre
del
Signore
nostro
Gesù
Cristo,
che
ci
ha
benedetti
con
ogni
benedizione
spirituale
nei
cieli,
in
Cristo.
4In
lui
ci
ha
scelti
prima
della
creazione
del
mondo,
per
essere
santi
e
immacolati
al
suo
cospetto
nella
carità,
5predestinandoci
a
essere
suoi
figli
adottivi
per
opera
di
Gesù
Cristo,
6secondo
il
beneplacito
della
sua
volontà. E questo a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; […]